Il metodo di produzione è interamente eseguito a mano: dopo una selezione accurata, i fichi migliori vengono collocati in stampini e farciti con mandorle, noci, canditi e cacao. Pressati, acquisiscono la loro tipica forma a “rotella”. Infine vengono confezionati singolarmente per mantenere intatti tutti i profumi. La ditta Antonio Girotti passò di generazione in generazione e divenne molto famosa quando negli anni venti ne prese le redini Quirino, il quale, spinto dall’ondata di rinnovamento cui si trovava l’Italia, decise di investire in pubblicità, facendone così crescere il fatturato e la fama. Tra le vicende storiche che videro questo prodotto protagonista ci fu la 1000 Miglia che, quando nel 1924 venne istituita, era una vera e propria gara di velocità. La ditta Girotti ne fu a lungo lo sponsor principale. Notevoli le grafiche d’epoca ancora conservate nel laboratorio che raccontano questo legame, così come una speciale dedica del 1932 fatta dal famoso pilota ternano Baconin Borzacchini “Al Dolce Frutto Girotti”. Dal 1830 al 2004 l’azienda ha seguito una discendenza familiare prettamente maschile. Dal 2004 è la famiglia Cifoletti a prendere in mano le redini di questo antico progetto. Maria Serena e il fratello Gabriele Maria accolgono i clienti nel laboratorio Girotti al centro della città di Amelia, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove, a parte l’essiccazione dei fichi che si svolge in altri locali, ancora oggi avviene la produzione artigianale di questa prelibatezza. Oggi sono circa 10 i quintali di fichi essiccati annualmente, che vanno a comporre tre diverse varietà di rotelle confezionate con tre diversi colori: la verde, la rossa e la blu ma in realtà non si possono scegliere perché vanno assaggiate tutte!