Parole da mangiare

mettiamo le carte in tavola

30 carte 'parlanti', da toccare, guardare e ascoltare, da 'mettere in tavola'

Le carte raccontano un viaggio nel mondo del cibo e nel paesaggio del territorio amerino, ricco di colture e culture, e nella produzione agro alimentare di qualità che lo caratterizza.
Un viaggio alla scoperta di quanto questa terra, coltivata a sapienza, offra nutrimento, emozioni, esperienze intorno al cibarsi. 

30 carte, tutte sono uguali e diverse, con un’immagine da una parte, la scrittura dall’altra e un QR code che invita all’ascolto di un racconto: storie di olio, vino e sapori tipici dell’amerino, ma anche fiabe e antiche novelle, miti e tradizioni, ricette e canti. Il viaggio, iniziato sulla terra amerina, guarda anche oltre i suoi confini, temporali e geografici, per raccontare il cibo che nasce dalla terra nei tanti significati che l’uomo gli ha dato nella storia e nell’immaginario.

Cosa mettiamo in tavola?

Il percorso che porta alla creazione delle Parole da Mangiare si muove tra ricerca e osservazione, attraversando i luoghi del lavoro, campi, aziende e cammini naturalistici, incontrando e intervistando chi produce e chi consuma, chi amministra, chi desidera condividere idee, sensibilità e ragionamenti. Il cibo, sempre al centro del percorso, assume via via senso e argomentazioni diverse a seconda degli interlocutori. Ai produttori locali si chiede “Cosa ti rende orgoglioso del tuo lavoro? Cosa ti fa più paura? Cosa ti commuove? Quale ricordo ti lega a un sapore, a un odore, a un’immagine?”

Il percorso che porta alla creazione delle Parole da Mangiare si è mosso tra ricerca e osservazione, attraversando i luoghi del lavoro, campi, aziende e cammini naturalistici, incontrando e intervistando chi produce e chi consuma, chi amministra, chi desidera condividere idee, sensibilità e ragionamenti. Il cibo, sempre al centro del percorso, ha assunto via via senso e argomentazioni diverse a seconda degli interlocutori. Ai produttori locali abbiamo chiesto: “Cosa ti rende orgoglioso del tuo lavoro? Cosa ti fa più paura? Cosa ti commuove? Quale ricordo ti lega a un sapore, a un odore, a un’immagine?”

Cosa mettiamo in tavola? Comunque lo si viva, il cibo è parte fondamentale della nostra vita, ne è testimone e rivelatore. Ecco allora che il cibo è la persona e il lavoro che lo produce, la Natura che si offre e come noi la trattiamo, l’abbondanza e la fame, la misura tra le aspettative della distribuzione e la gestione sostenibile delle risorse della terra; l’agricoltura che disegna il paesaggio, la ricerca e la sperimentazione. E poi il cibo è ciò che ci riunisce intorno a un tavolo, o ci divide, nei gusti, nelle culture, nelle possibilità, è ciò che ci abita, rivelatore e specchio delle nostre scelte.

Seguendo le strade della composizione narrativa non meno delle logiche stagionali, climatiche e colturali, ci si ritrova in mezzo a tanti possibili racconti, fatti di riflessioni, emozioni, ricordi, risate e canti, grazie a quanti hanno dedicato il loro tempo per rispondere alla domanda “Di quali booco. Per un viaggio intenso e impegnativo, in cui il cibo è arte, e l’arte è nutrimento.
Un’idea di innovazione del racconto pensata per realizzare una narrazione crossmediale che può viaggiare su diversi canali di comunicazione. Le carte si possono trovare presso le aziende di Amerino Tipico, i Municipi dei Comuni coinvolti nel progetto, altre aziende e strutture del territorio.

Ogni carta è stata coltivata con cura: su un lato l’immagine, con le illustrazioni realizzate da Monica Bracciantini, artista illustratrice, che si sono andate a posare sui frammenti di un paesaggio astratto, che ci ricorda l’amerino, ricavati da un dipinto ad olio del pittore e attore Roberto Giannini; sull’altro lato le informazioni, con il titolo della storia e le sue voci narranti, e un QR code che indica: ASCOLTA QUI.
È facile accedere all’ascolto, ma è meglio farlo in luoghi silenziosi o con gli auricolari, per non perdere il raffinato gioco di suoni e musiche, composte dal musicista Marco Schiavoni.
Il concept dell’opera, le interviste e l’elaborazione dei testi sono di Rossella Viti e Roberto Giannini. La grafica è curata con Giuseppe Berni, Visu4l.

Parole da Mangiare è il frutto di un progetto portato avanti da Amerino Tipico, una rete di soggetti e di linguaggi, nella combinazione di strategie e percorsi, individuali e collettivi. Molti sono i frutti da assaggiare, mangiare e continuare a coltivare. Qui, nell’amerino, attraversando paesaggi reali e saporiti, immergendosi nelle narrazioni delle ‘30 carte da mettere in tavola”.
Per trovare l’astuccio con le carte chiedi nelle aziende e nei Comuni del territorio!

Associazione Ippocampo è impresa culturale con sede nell’amerino, attiva nella produzione teatrale e performativa, nell’organizzazione di eventi multidisciplinari. Si caratterizza per progetti artistici e concept multimediali in relazione al paesaggio e alle comunità: Verdecoprente, residenze artistiche e festival, Orienteering Drama, creazione multimediale immersiva. Ente accreditato, Miur e MiC, realizza percorsi di formazione per la scuola.

Pane e sale

‘Ecco allora che il cibo è la persona e il lavoro che lo produce, la Natura che si offre e come noi la trattiamo, l’abbondanza e la fame, la misura tra le aspettative della distribuzione e la gestione sostenibile delle risorse della terra; l’agricoltura che disegna il paesaggio, la ricerca e la sperimentazione. E poi il cibo è ciò che ci riunisce intorno a un tavolo, o ci divide, nei gusti, nelle culture, nelle possibilità, è ciò che ci abita, rivelatore e specchio delle nostre scelte.’

Cibo in cammino

Seguendo le strade della composizione narrativa non meno delle logiche stagionali, climatiche e colturali, ci si ritrova in mezzo a tanti possibili racconti, fatti di riflessioni, emozioni, ricordi, risate e canti, e tutto questo grazie a quanti hanno dedicato a questo percorso il loro tempo. Per un viaggio intenso e impegnativo, in cui il cibo è arte, e l’arte è nutrimento. Un’idea di innovazione del racconto pensata per realizzare una narrazione crossmediale che può viaggiare su diversi canali di comunicazione. Le carte si possono trovare presso le aziende di Amerino Tipico, i Municipi dei Comuni coinvolti nel progetto, altre aziende e strutture del territorio.

Per mano di Atena

Ogni carta è stata coltivata con cura: su un lato l’immagine, con le illustrazioni realizzate da Monica Bracciantini, artista e illustratrice di libri di fiabe, che si sono andate a posare sui frammenti di un paesaggio astratto, che ci ricorda l’amerino, ricavati da un dipinto ad olio del pittore e attore Roberto Giannini; sull’altro lato le informazioni, con il titolo della storia e le sue voci narranti, e un QRcode che indica: ASCOLTA QUI.
È facile accedere all’ascolto, ma è meglio farlo in luoghi silenziosi o con gli auricolari, per non perdere il raffinato gioco di suoni e musiche, curati e composti da Marco Schiavoni musicista e operatore del montaggio, con le tante voci narranti.

Rossini Flambè

Parole da mangiare: concept e realizzazione Rossella Viti e Roberto Giannini di Associazione Teatro Ippocampo, suoni e musiche originali Marco Schiavoni, illustrazioni Monica Bracciantini e Roberto Giannini, voci narranti Rossella Viti e Roberto Giannini e grafica Visu4l.

Parole da mangiare

Associazione Ippocampo è impresa culturale di produzione e organizzazione teatrale e artistica, con sede in Umbria, dove si caratterizza per progetti creativi e narrazioni multimediali in relazione al paesaggio e alle comunità; residenze artistiche, rassegne e festival per lo spettacolo dal vivo. Ente accreditato da Miur e MiC per il Piano delle Arti, realizza percorsi di formazione per la scuola.