Dall’amore per la sua terra, Franco nel 1949 fonda il frantoio Suatoni ed oggi, Francesco e Giuditta con innovazione e passione, raccolgono e tramandano questa importante attività.
10 ettari di terra abbracciano l’azienda coltivati con geometrie mai in competizione con la natura.
Il frantoio, perno del progetto a cui si affianca uno spazio di esposizione e vendita dei prodotti, è arricchito dalla “Sala di degustazione Rajo”, dove la famiglia fa accoglienza e appunto degustazione.

I prodotti di punta dell’azienda sono l’Olio evo Dop Umbria e un monovarietale raro, una cultivar tipica della zona chiamata Rajo.
Il Rajo, varietà preziosa e da preservare, porta presto Giuditta e Francesco a decidere di gestire e valorizzare altri appezzamenti oltre a quelli di proprietà della famiglia, cosicché a Montecampano, da alcuni anni si prendono cura delle piante Rajo secolari intorno alla casa di una famiglia romana.
Un posto unico che si apre sulla vallata, dove queste vecchie sagge piante dai fusti enormi – alcune di loro hanno un nome – dialogando tra loro in un contesto paradisiaco, producono ancora oro verde purissimo.
A questo uliveto, per la sua importanza storica, artistica, paesaggistica e identitaria, è stato dato un nome: Uliveto storico secolare Rajo, divenuto Presidio Slow food degli Olivi secolari.

Sempre coltivando tradizione e innovazione, l’azienda sta impiantando anche un nuovo uliveto di un’antica cultivar locale, la Goggia, riscoperta qualche anno fa dal CNR di Perugia.

6000 ulivi di Pendolino, Frantoio, Leccino, Moraiolo e Rajo che regalano un olio extravergine di oliva di altissima qualità anche perché le olive vengono ancora raccolte rigorosamente a mano e frante con il sistema innovativo a ciclo continuo e a freddo.

Dal 1996 l’azienda Suatoni passa al biologico ponendosi come antesignano per la zona dell’Amerino e svolgendo un’azione trainante per una crescita culturale.
La filosofia portata avanti dall’operato di Francesco e Giuditta è quella del bene e del bello, in cui si fondono rispetto e biodiversità, cura, relazione e innovazione.