Baschi (Tr)

Storia

Come tutta la zona dell’amerino anche Baschi fu un territorio interessato dall’antichità. Poco si sa della sua storia preromana mentre testimonianze importanti come il frammento bronzeo “Fragmentum Tudertinum” con incisa la lex tudertina e l’origine latina del suo nome (dal latino “vas / vasca”) affermano il suo legame con l’impero romano.

Nel Medioevo, con la costruzione del castello, inizia la dominazione della famiglia dei Baschi sui territori vicini. La dinastia Baschi, probabilmente di origine longobarda, fu una delle più lunghe d’Italia e si estinse verso la metà del 1700.

 

Il territorio attuale del comune di Baschi è molto esteso comprende le frazioni di Acqualoreto, Baschi Scalo, Cerreto, Civitella del Lago, Collelungo, Morre, Morruzze, Scoppieto e Vagli.

Indirizzo: Baschi, 05023 Baschi TR
Telefono: 0744 957225

Cultura

Baschi è un vero e proprio “piccolo mondo antico“, perfettamente conservato.

Il borgo, detto “I buchi” per via della taglia minuta delle case, dei vicoli, delle porte e delle finestre, ha un’ossatura medievale intatta.


Molto bella è la Chiesa di San Nicolò, dichiarata monumento nazionale e progettata nel XVI secolo che conserva opere pittoriche di rilievo e un bellissimo organo del 1700 con 500 canne.
Sempre all’interno delle mura è la Chiesa di San Rocco, già esistente al tempo della visita apostolica di Mons. Pietro Camaiani, eseguita nel 1574, gli atti della quale definiscono l’edificio come un piccolo oratorio.

 

Il vasto territorio che si estende nelle varie frazioni di Baschi è disseminato di importanti opere:

Il Santuario della Pasquarella ovvero di Santa Maria dello Scoglio, fondato nel periodo alto medioevale dai frati camaldolesi, luogo scelto da Jacopone da Todi per il suo iniziale ritiro spirituale

Il mistico Convento di Pantanelli, conosciuto anche per lo scoglio sul Tevere dove S.Francesco parlava ai pesci. nella sua meravigliosa ed umile struttura

La Chiesa di Santa Maria Assunta e San Valentino (ora abitazione privata)

La Chiesa di Acqualoreto, millenario castello, perfettamente conservato,

Morre con il Castello antico e la chiesa di Sant’Andrea.
Morruzze, coeva di Morre, con il suo borgo ameno, la chiesetta di San Giovanni ed il palazzo “Paparini“.
Collelungo, con l’antica torre di guardia di Capecchio e la bella torre al centro del paese

Il piccolo borgo di Vagli (un tempo Castello di San Pietro in Valle) che alle sue porte conserva l’antica Abbazia di San Pietro ubicata in una vallata dove zampilla una copiosa sorgente che alimenta una imponente vasca adibita ad antichi lavatoi.
Scendendo dai monti verso la collina si incontra Civitella con il suo palazzo degli Atti, trecentesco Castello ancora abitato, e l’arco di Diomede Atti. A Civitella dal 1982 per volere di Anacleto Bernardini esiste un museo unico al mondo che raccoglie migliaia di uova dipinte e scolpite da artisti o dilettanti, opere frutto della Mostra Concorso Nazionale “OVO PINTO”

 

Nelle vicinanze Salviano, antico e suggestivo borgo soggetto a varie dominazioni e da ultimo passato in proprietà dai Principi Corsini di Firenze cui ancora appartiene.

Scoppieto con uno dei siti archeologici più importanti d’Italia i cui scavi hanno portato alla luce un intero villaggio di artigiani ceramisti.

Natura

Affacciandosi dalle antiche mura del castello si può spaziare con lo sguardo su un meraviglioso panorama che va dal monte Amiata, all’Argentario, dalla città di Orvieto a Civita di Bagnoregio e Montefiscone fino ad arrivare all’Oasi di Alviano e ai monti Cimini.

 

Cerreto

Nella località di Cerreto, frazione di Baschi, sebbene sia una località citata sin dall’antichità, non ci sono monumenti di interesse o chiese affrescate, ma le sue dolci colline ospitano vigneti ed oliveti eccellenti. E’ un luogo ideale per chi cerca relax, aria pura, silenzio e buona cucina.
Nella prima settimana di agosto si svolge la ormai tradizionale Sagra della Focaccia“.

Buche del Vento

situate lungo un percorso a piedi nei boschi che sovrastano il lago di Corbara e che unisce Civitella del Lago a Morruzze, le cavità carsiche producono degli affascinanti fenomeni naturali legati al passaggio di aria da alta e bassa pressione.

 

Gole del Forello

La gola del Forello è una valle umbra formata dal fiume Tevere che attraversa la dorsale Monte Peglia – Monti Amerini.

Questo luogo, molto impervio e scarsamente antropizzato, costituisce il cuore del Parco fluviale del Tevere e per le sue insenature carsiche e i tanti complessi di grotte scavate dal fiume, è un luogo amato dagli appassionati di speleologia.

Tra queste la grotta della Piana, cui accedere una volta giunti a Titignano, estesa per 2500 m in un banco di travertino e che ha restituito reperti risalenti al neolitico e all’età del bronzo, e la grotta del Vorgozzino, nella formazione della scaglia rossa, che raggiunge una profondità di 123 m: splendide grotte nelle quali è possibile effettuare visite speleologiche.

 

Quest’area, inoltre, regala agli amanti di arrampicata una falesia piccola ma molto suggestiva per l’ambiente ancora intatto e selvaggio in cui si trova.

La splendida valle che si apre a partire dalle gole è occupata dal lago di Corbara, un bacino artificiale realizzato con lo sbarramento del fiume Tevere nei pressi dell’abitato di Corbara (frazione di Orvieto). 

 

Baschi è una delle tappe del Cammino dei borghi silenti, un circuito ad anello che passando di borgo in borgo sulle pendici settentrionali dei Monti Amerini, punta a far conoscere “in silenzio” questo territorio lontano da mete tradizionali.

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